Il 24 febbraio 1990 moriva Sandro Pertini. Era il presidente della Fondazione di studi storici “Filippo Turati”, carica che aveva assunto subito dopo il Settennato al Quirinale nel 1985. La Fondazione lo commemora qui in alcuni viaggi all’estero per il suo ruolo istituzionale di ambasciatore dell’Italia nel mondo, sempre ispirandosi ai valori di convivenza pacifica tra le genti, di giustizia sociale e di libertà.
Dall’archivio Sandro Pertini della Fondazione.
I viaggi in Spagna (maggio 1980; luglio 1982)
La visita ufficiale in Spagna si inserisce nell’ambito dei rapporti che Pertini instaura, subito dopo la sua elezione, per rafforzare le relazioni di amicizia dell’Italia con le altre nazioni europee. Il viaggio spagnolo, che segue quelli in Germania e in Jugoslavia, risponde anche all’esigenza, sempre avvertita da Pertini, di un riequilibrio dell’Europa verso il sud, con l’ingresso della Spagna e del Portogallo nella Cee. “Tenere la Spagna lontano dall’unità europea – dichiara il capo dello Stato in un’intervista alla agenzia di stampa spagnola Efe prima della partenza – è un grandissimo errore. Se si realizza tale discriminazione non ci sarà mai questa unità dell’Europa libera che io desidero». […] In Spagna Pertini raccoglie, quindi, uno dei suoi successi più calorosi, destinato a non esaurirsi nel tempo. Un’affermazione personale e dell’immagine del nostro paese che si rinnoverà in occasione del ritorno di Pertini a Madrid per la finale del campionato mondiale di calcio nel luglio 1982.
Per saperne di più, Sandro Pertini e la bandiera italiana, a cura di Stefano Caretti e Maurizio Degl’Innocenti (Lacaita ed.).