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ALCESTE DELLA SETA (1873-1942)
B. 1, fascc. 5 (1908-1940, con alcuni documenti posteriori). Elenco analitico dei documenti.
Alceste Della Seta nacque a Roma il 13 dicembre 1873, da famiglia di origine israelitica. Laureatosi in Giurisprudenza all’Università di Roma, nel 1896 si iscrisse al Psi. Stabilitosi a Forlì, fu redattore del periodico socialista “Il Risveglio”, collaborò a vari periodici, quali “Rassegna popolare del socialismo”, “Germinal”, “Rivista critica del socialismo” e scrisse un romanzo a sfondo sociale, Il dolore altrui. Nel 1899 si trasferì a Firenze, città dove rimase per cinque anni e dove esercitò la professione di avvocato. Già consulente legale della Camera del lavoro cittadina, nel 1902 fu eletto consigliere comunale e divenne direttore del settimanale socialista locale “La Difesa”. Nel 1905 fece ritorno definitivamente a Roma dove, tra il 1907 e il 1923 fu eletto più volte consigliere comunale.
Nel congresso di Reggio Emilia del 1912 entrò a far parte della nuova direzione di sinistra del Psi e rappresentò il partito al congresso internazionale di Basilea dello stesso anno. Allo scoppio della guerra, non nascose le sue simpatie per la Repubblica francese, sostenendo una “neutralità di principio”, che lo pose in contrasto con la linea di maggioranza del partito. Nel dopoguerra militò nell’ala massimalista e nel 1919 fu eletto deputato. Dopo la scissione avvenuta al congresso di Livorno del 1921, confluì nel Pcd’I, passando al suo gruppo parlamentare, dal quale fu però radiato e nel gennaio dell’anno successivo rientrò nuovamente nelle file socialiste. Con lo scioglimento dei partiti di opposizione del 1926 tornò alla sua professione, ma fu sempre sorvegliato dalla Pubblica sicurezza. Colpito nel 1939 dalle leggi razziali in quanto ebreo, venne cancellato dall’albo degli avvocati. Morì a Roma il 20 dicembre 1942.
Bibliografia
- L. VALIANI, Il Partito socialista italiano nel periodo della neutralità, 1914-1915, Milano, 1963, pp. 80-130;
- D.B.M.O., vol. II, Roma, 1976, pp. 197-200, sub voce;
- M. DEGL’INNOCENTI, Il socialismo italiano e la guerra di Libia, Roma, 1976, pp. 241-300;
- N. CAPITINI MACCABRUNI, La municipalizzazione dei servizi tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, in “Storia urbana”, VI, 20, 1982, pp. 106 e segg.;
- D.B.I, vol. XXXVII, Roma, 1989, pp. 470-476, sub voce;
- G.A.P.C.T. , pp. 223-225, sub voce.
L’archivio è stato acquisito dalla Fondazione Turati all’atto della sua costituzione in data 20 maggio 1985. Il 4 aprile 1992, con provvedimento n. 630, il fondo ha ottenuto la notifica di notevole interesse storico dalla Sovrintendenza archivistica per la Toscana.
Descrizione archivistica
Le carte, che comprendono lettere, quaderni e blocchi di appunti, sono state descritte analiticamente in un elenco compilato all’atto della donazione. Della documentazione fanno anche parte alcuni ritagli di stampa in morte.
Corrispondenza, fasc. 1, fotografie 2 (1908-1914)
Lettere di Giovani Droandi a Della Seta con appunti autografi ed una indirizzata a Costantino Lazzari relative al manifesto del 21 settembre del 1914 del Psi. Copie fotografiche di due lettere di Mussolini a Della Seta.
Diari, agende, taccuini, fascc. 3, blocchi 1, quaderni 2, (1908-1940)
Quaderni di appunti anche biografici di Della Seta, oppure relativi al problema razziale alla vigilia della seconda guerra mondiale, argomento sul quale è incentrato pure un altro blocco con pagine numerate che contiene, fra l’altro, ritagli di stampa.
Documentazione post mortem, fasc.1, (1952-1975)
Articoli commemorativi su Della Seta, uno dei quali firmato da Angelica Balabanoff.