Tra i massimi esponenti della cultura del Novecento, Silone ha lasciato un vasto archivio, composto di circa 46 buste, nelle quali sono custodite oltre alla cospicua corrispondenza (7500 lettere ricevute e molte minute manoscritte o dattiloscritte dello stesso Silone), anche testi con correzioni autografe, dattiloscritti delle stesure delle opere, tra le quali “Fontamara”, alcuni testi inediti, materiali di lavoro. Di grande interesse è la corrispondenza con gli editori relativa agli adattamenti e alle riedizioni dei testi. Fanno parte della collezione i libri dello scrittore, circa 4.000 volumi ed opuscoli, molti dei quali con dediche d’autore (come quelle di Thomas Mann, Simon Veil, Raymond Aron), brevi appunti, note a margine che rimandano all’elaborazione dei romanzi e degli studi critici, oggetti personali, come le due macchine da scrivere Olivetti dello scrittore, fotografie e quadri, tra cui il ritratto di Silone del pittore Giovanni Costetti. Completano il fondo, le registrazioni delle interviste in televisione. L’archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico con provvedimento del 9 novembre 1978 dalla Sovrintendenza archivistica per il Lazio.
Per quando riguarda l’archivio, tutto il fondo è stato inventariato, ma non digitalizzato.