Archivio dell'autore: Turati

Convegno di studi internazionale “Michel Vovelle. La ricezione del pensiero storiografico in Italia e in Francia” – mattino

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La Comune di Parigi (1871). Dall’archivio del movimento socialista

Da Paris incendié. Histoire de la Commune de 1871 (Paris Imprimerie de Martinet).

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Michel Vovelle. La ricezione del pensiero storiografico in Italia e in Francia

Convegno di studi internazionale

Promosso dalla Fondazione di studi storici Filippo Turati

in collaborazione con
Université de Poitiers e Università degli studi di Urbino Carlo Bo

Clicca qui per la brochure con il programma

 

sezione “Eventi e iniziative” del portale di Rai Scuola.

 

 

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Ricordo di Sandro Pertini (25 settembre 1896-24 febbraio 1990)

Da Presidente della Repubblica (1978-1985) disse: “I giovani non hanno bisogno di prediche. I giovani hanno bisogno, da parte degli anziani, di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo” . Egli lo fu in modo eccezionale, lasciando alle generazioni successive una grande eredità.

Dopo il settennato, fu presidente della Fondazione di studi storici “Filippo Turati”.

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CONCORSO “MATTEOTTI PER LE SCUOLE”

Il 24 febbraio alle 10.00 si è tenuta in remoto la cerimonia di premiazione dei vincitori della quinta edizione, per l’Anno scolastico 2019/2020, del Concorso nazionale MATTEOTTI PER LE SCUOLE. Ricordare Giacomo Matteotti e la sua testimonianza di libertà e di democrazia”. Il concorso è bandito annualmente dal Ministero dell’Istruzione – Direzione generale per lo Studente, l’Integrazione e l’Orientamento scolastico in collaborazione con la Fondazione Giacomo Matteotti e con la Fondazione di Studi storici Filippo Turati.
In questa edizione i partecipanti al Concorso sono stati chiamati sviluppare la traccia: “Giacomo Matteotti oggi. Pensieri e riflessioni su una testimonianza umana e politica ancora attuale”: gli studenti hanno prodotto originali elaborati (testuali, grafici e multimediali) che hanno efficacemente rappresentato, alla luce del tema sopra indicato, la loro visione dei valori democratici inseriti nella complessità dell’attuale società.

La Commissione esaminatrice ha designato i premiati dell’edizione 2019/2020 con le motivazioni di seguito indicate.

Per la categoria testi
Risulta vincitore l’elaborato dal titolo All’altezza dell’ideale di Francesca Montellato, della classe 5H del Liceo scientifico statale “Leonardo da Vinci” di Treviso. Il testo si segnala, oltre che per la sentita, partecipe adesione ai valori ideali e civili della lezione democratica di Giacomo Matteotti, per la rara efficacia espositiva che – sorretta da una scrittura vivace non priva di eleganza   – si avvale di testimonianze diverse, selezionate con intelligente cura, e si alimenta di ben mirate letture. Il testo realizza, pur in una estrema sintesi, una felice contestualizzazione della testimonianza matteottiana nella complessa trama della storia civile del Novecento italiano.

Per la categoria grafica
Viene premiata l’apprezzabile ricerca intitolata Scoop: Matteotti e «La Voce del Molise» (giugnoluglio 1924) effettuata dagli alunni dell’IISS (Indirizzo ITE) “Giuseppe Lombardo Radice” di Bojano (CB), coordinati dalla Prof.ssa Italia Martuscello. Di particolare rilievo è stato valutato l’esito della ricerca di fonti matteottiane originali da parte degli studenti che ha portato al rinvenimento, presso la Biblioteca Provinciale Molisana di Campobasso, di due fascicoli di un periodico locale del giugno e del luglio del 1924 che, riprodotti a cura dei ragazzi, ci restituiscono una vivida e poco nota testimonianza del rilievo assunto dal delitto Matteotti sulla stampa, anche “minore”, dell’epoca.

Per la categoria multimediale
Vince la registrazione audio dal titolo Radio 3D e il discorso di Matteotti che si segnala per la fresca spontaneità dell’esposizione, per l’incisività della recitazione dei giovani interpreti, per il montaggio agile dei piani sonori. Il risultato del lavoro dei ragazzi è una ricostruzione del celebre discorso di Giacomo Matteotti alla Camera del 30 maggio 1924 particolarmente vivace, scandita da un serrato ritmo narrativo, ma non per questo meno aderente ai principi che l’estremo oppositore del fascismo ha saputo trasmettere alle generazioni a venire: un piccolo ma efficace saggio sonoro sul valore e sui valori della democrazia.

Menzione speciale
La Commissione esaminatrice ha ritenuto di attribuire una menzione speciale all’elaborato Intervista immaginaria a Giacomo Matteotti realizzato dalla Classe III A della scuola secondaria di primo grado “Sandro Pertini” – I.C.S. “Sperone-Pertini” di Palermo. Il lavoro dei ragazzi della Pertini di Palermo si segnala per la notevole cura realizzativa generale, per la prosa fluida ed incisiva, per il brillante taglio giornalistico dell’intervista immaginaria unito all’accurata ricerca iconografica. L’insieme, inserito in un composto ed armonico progetto grafico, trasmette con particolare efficacia e con incisiva attualità il messaggio di Matteotti ai “giovani di oggi”.

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VI concorso “Matteotti per le scuole” a.s. 2020-2021

Il Ministero dell’Istruzione, d’intesa con la Fondazione di studi storici “Filippo Turati” e la Fondazione “Giacomo Matteotti”, ha pubblicato il bando per il VI concorso Matteotti per le scuole.

Il concorso intende favorire lo sviluppo, attraverso la formazione di cittadini consapevoli, di una cultura della cittadinanza attiva, della conoscenza e del rispetto delle istituzioni e dei valori fondanti di una società civile.

 

Interventi del prof. Maurizio Degl'Innocenti (Presidente Fondazione di studi storici "Filippo Turati") e del dott. Alberto Aghemo (Presidente della Fondazione "Giacomo Matteotti")

 

Clicca qui per il bando ministeriale

MIUR – Concorso Matteotti per le scuole_Ricordare Giacomo Matteotti e la sua testimonianza di liberta e di democrazia_a.s. 2020/2021

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News. Collana della Fondazione per i tipi Pacini

Clicca qui per la quarta

 

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Borsa di studio “Giacomo Matteotti e la sua epoca”


Clicca qui per il Bando completo

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Il Giorno della Memoria – L’Armadio della vergogna

Eccidio di Sant’Anna di Stazzema.

Copia dei fascicoli del cosiddetto “Armadio della vergogna” – Procedimento penale contro ignoti a Bardine di San Terenzo.

Commissione Parlamentare di inchiesta sulle cause dell’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti.

 

Fondazione di studi storici “Filippo Turati” – Fondo Carlo Carli.

Per ulteriori informazioni

 

 

 

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Il Giorno della Memoria – BONAVENTURA FERRAZZUTTO (1887-1944)

Bonaventura Ferrazzutto, detto Ventura, nacque il 5 marzo del 1887 a Venezia. Quinto di sette fratelli, dopo le scuole elementari, frequentò le secondarie tecniche. Nel 1904 cominciò a lavorare come contabile per il Pastificio Achille Antonelli di Venezia. Da giovanissimo entrò a far parte del movimento socialista. Nel 1925 conobbe Giacinto Menotti Serrati, esponente dell’ala massimalista del PSI e direttore del settimanale veneziano “Il secolo Nuovo” con il quale instaurò una profonda amicizia, che lo portò a divenire il suo più stretto collaboratore e segretario. Nel 1914, Serrati fu nominato direttore de l”Avanti!” , il quotidiano del PSI e, poco dopo, Bonaventura Ferrazzutto lo seguì a Milano. Nel 1917, sotto la direzione di Pietro Nenni, divenne amministratore del quotidiano l”Avanti!”. Rimase al giornale fino al 1926, anno in cui il giornale cessò le pubblicazione a causa di un decreto del Governo Fascista. Nel 1928, accettò di lavorare per Angelo Rizzoli, che lo nominò direttore amministrativo della Angelo Rizzoli Editore.
Dopo essere stato oggetto di particolare sorveglianza durante il ventennio, Bonaventura Ferrazzutto, con il crollo del fascismo, entrò a far parte della lotta partigiana milanese. Approfittando del suo ruolo nella Rizzoli, avviò con il CLNAI un’attività editoriale clandestina per la stampa di documenti falsi per l’espatrio di perseguitati, ebrei ed esponenti della Resistenza, mentre la sua casa di Cannero sul lago Maggiore, divenne rifugio di molti perseguitati (tra gli altri: i dirigenti del MUP (Movimento di Unità Proletaria) Lelio Basso, Cesare Musatti e Antonio Greppi).
Bonaventura Ferrazzutto venne arrestato dalla Gestapo a Milano nel 1943. Venne deportato nel lager del Castello di Hartheim, dove fu ucciso in camera a gas il 4 ottobre 1944.

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