La collezione del Psi si compone di materiali cartacei, fotografici e audiovisivi relativi all’attività del partito, anche se pervenuti con livelli diversi di completezza, dall’immediato dopoguerra ai giorni nostri (1944-1994). Complessivamente la collezione comprende quasi 1000 buste, riguardanti l’attività della segreteria, delle varie sezioni della Direzione, del Comitato Centrale. Di grande rilievo è la documentazione di carattere internazionale, che documenta i rapporti del Psi con la Comunità europea, l’Internazionale socialista, i partiti socialisti stranieri, le organizzazioni internazionali, gli enti e le associazioni culturali. Di particolare rilievo è poi la documentazione della sezione Stampa e propaganda, che comprende appunti, menabò, testi preparatori di opuscoli e manifesti, finalizzati alle campagne promozionali, un cospicuo nucleo di manifesti, volantini. Della Collezione fanno parte integrante i fondi audiovisivi, fotografici e iconografici: un ampio archivio di immagini, costituito da circa 150 tra videocassette e pellicole cinematografiche di vario tipo, e circa 400 tra nastri e audiocassette che solo in minima parte è stato restaurato e riversato da ditte specializzate su supporto Digibeta; da oltre 20.000 foto, circa 1.500 tessere e 250 manifesti politici e altro materiale di propaganda vario come volantini, cartoline, pieghevoli, oggettistica storica. Della collezione fa parte un ricco fondo di letteratura grigia, unicum nel suo genere. Ne sono parte interessante gli organi di stampa, a cominciare dall’“Avanti”, organo del partito dal 1896, conservato anche nelle edizioni regionali. Per quanto concerne gli archivi audiovisivi posseduti dalla Fondazione, si tratta di esemplari originali, molto rari o unici, in particolare film da 8, 35 e 56 mm., dedicati a convegni e congressi nazionali del partito, audiocassette, bobine e dischi contenenti registrazioni di sedute della Direzione, del Comitato Centrale e dei Congressi nazionali del PSI, con discorsi in viva voce, tra gli altri, di Pietro Nenni, Riccardo Lombardi, Francesco De Martino, Sandro Pertini, Rodolfo Morandi, Lelio Basso, Bettino Craxi. La periodizzazione è dagli anni ’50 agli anni ‘90. È poi di particolare rilievo la collezione di audiovisivi prodotti dall’Ufficio stampa e propaganda della Direzione del Psi, come i filmati delle campagne elettorali, gli appelli agli elettori dalla metà degli anni Cinquanta fino alla campagna per il NO all’abolizione del divorzio (1974), fondamentali per lo studio della comunicazione politica in Italia nel dopoguerra. Integra la documentazione relativa alla direzione dell’”Avanti!” dal 1914 al 1923, e sull’attività del Partito tra le due guerre recuperata in copia dagli archivi del PCUS a Mosca. Infine, fa parte della collezione la raccolta di 53 bandiere, datate dal primo dopoguerra ma per lo più risalenti alla fine degli anni ’40-inizi anni ‘50.
La collezione si completa con la documentazione cartacea e audiovisiva dell’Archivio del PSDI (1951-1967); di vari movimenti e associazioni culturali, quali l’Associazione di cultura politica-Movimento politico dei lavoratori (1969-1973), il Movimento giovanile socialista – Federazione dei giovani socialisti (1944-1996), e di organizzazioni periferiche di partito.
A tutt’oggi risultano inventariati e messi in rete circa 150 mila documenti (circa il 25% del totale dei documenti della direzione) relativi alle serie “Raccolta delle circolari”, “Internazionale”, “Autonomie regionali”, “Comitato centrale”,“Ufficio organizzazione”. Restano da essere inventariate, digitalizzare e mettere in rete tra le altre, le serie “Segreteria”, “Enti locali”, “Sezione stampa e propaganda”, “Sezione femminile”.
La Fondazione ha recuperato dagli archivi moscoviti del Pcus copia delle carte “Avanti!” 1904-1923, e altra documentazione inerente all’attività degli esuli socialisti tra le due guerre.
Integrano tali fondi l’emeroteca socialista, composta di oltre 700 testate, la cui gestione consente di integrare le collezioni della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, duramente colpita dall’alluvione del 1966 e comunque largamente incomplete per il periodo post 1945.
A completamento deve menzionarsi anche la letteratura grigia connessa (valutabile in circa 5000 titoli), che da tempo la Fondazione cataloga in Sbn. I costi di gestione della catalogazione dell’emeroteca e della letteratura grigia esulano dal presente progetto e sono a carico della Fondazione.