Gorni Olindo

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OLINDO GORNI (1879 – 1943)

Bb. 12, fascc. 109, quaderni 17, fotografie 1 (1927-1944). Elenco analitico dei fascicoli

Olindo Gorni nacque a Villa Poma in provincia di Mantova, il 15 settembre 1879 da famiglia contadina. Dopo gli studi superiori a Casal Maggiore, in provincia di Cremona, si laureò a Parma in Agronomia nel 1903 e l’anno successivo divenne funzionario della Federazione italiana dei consorzi agricoli, carica che mantenne fino al 1907. Iscritto già dal 1896 al Partito socialista italiano, collaborò ai giornali di propaganda socialista, a “La Giustizia” di Camillo Prampolini e a “Critica sociale” di Filippo Turati. Dopo un periodo in cui assunse la direzione delle ‘cattedre ambulanti’ dell’agricoltura ad Albenga (Genova), Poggio Mirteto (Perugia) e a Ascoli Piceno, lavorò in cariche diverse rivolgendo sempre la sua attenzione al movimento cooperativo, fino a divenire direttore della Federazione nazionale delle cooperative agricole, poi distrutta dal regime fascista. Emigrato a Ginevra nel 1924, venne assunto temporaneamente al Bureau international du travail, dove diventò in seguito funzionario permanente e dove rimane fino al 1939, anno in cui va in pensione per raggiunti limiti di età. Tra il 1940 e il 1943 aiutò efficacemente la resurrezione organizzativa del Psi in Italia. In particolare, nel 1940, militò in un gruppo di volontari domiciliati in diverse località elvetiche e svolse attività socialista nei confronti dell’emigrazione italiana in Svizzera, per poi avere parte attiva nel Centro Estero del Psi, nato nel 1940 come organizzazione clandestina, con segretario Ignazio Silone. Morì a Ginevra il 7 settembre 1943.

Bibliografia

  • E’ morto il professor Olindo Gorni, in “L’Edilizia svizzera”. Organo della federazione svizzera dei lavoratori edili e del legno, XXII, 3-6, 9 settembre 1943;
  • GAROSCI, Storia dei fuorusciti, Bari, Laterza, 1953, passim;
  • SILONE, Nel bagaglio degli esuli, in Esperienze e studi socialisti in onore di Ugo Guido Mondolfo, Firenze, La Nuova Italia editrice, 1957, pp. 301-315;
  • SILONE, Memoriale dal carcere svizzero, a c. di L. MARCURI, Roma, Lerici, 1979, pp. 55-60;
  • RAPONE, Socialismo autoritario e umanesimo rivoluzionario: gli esuli socialisti e il dibattito sui piani di lavoro, in L’emigrazione socialista nella lotta contro il fascismo (1926-1939), Firenze, Sansoni, 1982, pp. 138-147;
  • MALANDRINO, Socialismo e libertà. Autonomie, federalismo, Europa da Rosselli a Silone, Milano, Franco Angeli, 1990, pp. 189-192;
  • MERLI, Il laboratorio socialista de “L’avvenire dei lavoratori” in “L’avvenire dei lavoratori”. Quindicinale socialista di Zurigo 1944-1945, Milano, Istituto europeo di studi sociali, 1992, pp. 9-34, passim;

L’archivio è stato donato da Domenico Commisso nell’ambito di un più ampio versamento di carte relative all’emigrazione antifascista in Svizzera ed è stato dichiarato di notevole interesse storico dalla Sovrintendenza archivistica per la Toscana, in data 11 novembre 2002, con provvedimento n.783.

Descrizione archivistica
La documentazione si compone di materiale ben conservato e ben strutturato dallo stesso Gorni, con una corrispondenza in gran parte originale ed altre serie archivistiche ben identificabili, grazie alla omogeneità dei singoli documenti.

Documenti personali, fasc. 1 (1940-1942)
Documenti di natura strettamente commerciale, con ricevute di pagamento e contratti di garanzia di apparecchiature tecniche, oltre ad una copia di estratto conto bancario.

Corrispondenza, b. 1, fascc. 13, fotografie 1 (1919-1942)
La gran parte dell’epistolario è relativa ad un arco cronologico assai limitato e si rivela di pregio contenendo lettere, fra gli altri di Canevascini direttore del Dipartimento igiene, giustizia e controllo, Lupis, direttore de “Il Mondo” e Piero Pellegrini direttore di “Libera Stampa”, giornali dei quali Gorni era stato collaboratore, nonchè di Ignazio Silone (in copia), allora segretario del Centro estero del Psi, Riccardo Formica, segretario tecnico organizzativo, ed Erich Valar tutti dello stesso centro, e poi ancora Elviro Coccia, Alberto Grosso, Giovanni Libordi, Dino Luzzatto, Vera ed Giuseppe Emanuele Modigliani, Silvio Pulga, Fernando Schiavetti, Enzo Zavaroni e Giuseppe Faravelli detenuto a Tolosa. Si segnala, in particolare una lettera in originale e sette in copia di Filippo Turati a Olindo Gorni, datate 1928, oltre alla corrispondenza intrattenuta dallo stesso Gorni con Massimo Samoggia, direttore dell’Ufficio ispezione e assistenza per le cooperative agricole negli anni 1919-1922.

Appunti e materiali preparatori, b. 1 fascc. 24 (1927-1942)
Materiali relativi alle prime fasi elaborative degli studi di Gorni, progetti sui generi alimentari, notizie storiche d’agricoltura, o semplicemente appunti di lavoro con correzioni, corredati dalla documentazione di sostegno con dati statistici e materiali a stampa vari.

Relazioni e rapporti, fascc. 21
Fascicoli originali ciascuno dei quali è dedicato a singole relazioni dattiloscritte o a copie di esse. Si tratta in grande prevalenza di copie di rapporti ufficiali presentati al Bit o di resoconti annuali su specifiche tematiche.

Studi di agricoltura, bb. 5, fascc. 47, quaderni 17 (1932-1940)
Argomento centrale dell’attività culturale e professionale di Gorni, ad esso è dedicata gran parte della documentazione conservata. Un nucleo di tali materiali si presenta sotto forma di fascicoli originali con i testi dattiloscritti delle Notes hebdomadaires, numerate dal 1936 al giugno del 1940, presentate a Gorni al Bit, talvolta corredati dalla documentazione manoscritta ed a stampa, d’appoggio. Si conservano, inoltre, una raccolta di quaderni realizzati a mano con ritagli di stampa ed appunti relativi all’agricoltura mondiale, con indici per paese e per materia, oltre a dossier relativi all’agricoltura, ognuno dei quali dedicato ad un singolo paese europeo ed extraeuropeo.

Documentazione post mortem, fascc. 2 (1943-1944)
Lettere di condoglianze alla famiglia per la morte di Olindo Gorni e una raccolta di ritagli di stampa con articoli commemorativi.

Rassegna stampa, fascc. 2 (1928-1942)
Si segnalano, fra i numeri incompleti di periodici vari, una raccolta di “Informations cooperatives”, la rassegna stampa curata direttamente dal Bit con i nn. 5-9 del 1941 e nn. 5-6 del 1942.

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