Anna Kuliscioff fu donna di grande fascino e di non minore personalità, perfino spigolosa, aliena da compromessi, sia sul piano relazionale sia su quello politico. Si è detto, a ragione, che il suo passato – di giovane donna, esule russa in Europa, che si muoveva fra alcune delle grandi figure del movimento operaio e socialista internazionale e in Italia, compagna di Andrea Costa e poi, dal 1885 fino alla morte sopraggiunta nel dicembre 1925, di Filippo Turati- le conferiva un fascino che non lasciava indifferente nessuno.